Nuova Riveduta:

Salmi 42:8

Il SIGNORE, di giorno, concedeva la sua grazia,
e io la notte innalzavo cantici per lui
come preghiera al Dio che mi dà vita.

C.E.I.:

Salmi 42:8

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

Nuova Diodati:

Salmi 42:8

Di giorno l'Eterno mi largisce la sua benignità, e di notte innalzo a lui un cantico, una preghiera al Dio della mia vita.

Riveduta 2020:

Salmi 42:8

L'Eterno, di giorno, concedeva la sua grazia,
e io la notte innalzavo cantici per lui
come preghiera al Dio che mi dà vita.

La Parola è Vita:

Salmi 42:8

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Salmi 42:8

L'Eterno, di giorno, mandava la sua benignità,
e la notte eran meco i suoi cantici,
la preghiera all'Iddio della mia vita.

Ricciotti:

Salmi 42:8

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

Tintori:

Salmi 42:8

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

Martini:

Salmi 42:8

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

Diodati:

Salmi 42:8

Il Signore di giorno manderà la sua benignità, E di notte io avrò appo me i suoi cantici, Ed orazione all'Iddio della mia vita.

Commentario abbreviato:

Salmi 42:8

6 Versetti 6-11

Il modo per dimenticare le nostre miserie è ricordare il Dio delle nostre misericordie. Davide vedeva che i problemi derivavano dall'ira di Dio e questo lo scoraggiava. Ma se i problemi si susseguono con forza, se tutti sembrano combinarsi per la nostra rovina, ricordiamoci che sono tutti stabiliti e controllati dal Signore. Davide considera il favore divino come la fonte di tutto il bene che si aspettava. Nel nome del Salvatore speriamo e preghiamo. Una sua parola calmerà ogni tempesta, trasformerà le tenebre di mezzanotte nella luce del mezzogiorno, le lamentele più aspre in lodi gioiose. La nostra attesa fiduciosa della misericordia deve accelerare le nostre preghiere per ottenerla. Alla fine, la sua fede ne uscì vincitrice, incoraggiandolo a confidare nel nome del Signore e a rimanere nel suo Dio. Aggiunge: E il mio Dio; questo pensiero gli permise di trionfare su tutti i suoi dolori e le sue paure. Non pensiamo mai che il Dio della nostra vita e la Roccia della nostra salvezza ci abbia dimenticato, se abbiamo fatto della sua misericordia, della sua verità e della sua potenza il nostro rifugio. Così il salmista ha lottato contro il suo sconforto: alla fine la sua fede e la sua speranza hanno ottenuto la vittoria. Impariamo a controllare tutti i dubbi e le paure increduli. Applichiamo la promessa prima a noi stessi e poi invochiamola a Dio.

Riferimenti incrociati:

Salmi 42:8

Giob 1:14-19; 10:17; Ger 4:20; Ez 7:26
Sal 69:14,15; 88:7,15-17; Lam 3:53-55; Gion 2:3

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